Cenni storici | edificio

La Biblioteca Amílcar Cabral ha sede in un edificio di interesse storico, Villa Caldesi/La Casa dell’Angelo in Via San Mamolo 24.

L'edificio è parte di un maggior complesso costruito nel 1330 che ha costituito, per cinque secoli, il convento camaldolese di Santa Maria degli Angeli. Nel 1598 l'edificio passò al Collegio Montalto. Qui si trovava il polittico di Giotto, ora nella Pinacoteca Nazionale. Del complesso originario resta la bifora quattrocentesca della facciata, con rilievi in terracotta.

Nell’Ottocento il luogo viene convertito ad uso profano e nel 1900 il cambio di destinazione, da luogo di culto ad abitazione privata, viene affidato all’architetto Collamarini che ne altera le caratteristiche, la morfologia originaria dell’edificio, ridefinendo quasi completamente la facciata. Alcune tracce dell’antico edificio sono ancora oggi visibili sulla facciata dello stabile lungo via San Mamolo.

A metà degli anni ‘70 del Novecento, all’interno di un ampio piano di progettazione dei centri civici diffusi a firma dell’architetto Carlo Salomoni, il Comune di Bologna acquisisce la sede, ristrutturandola, con finalità di centro civico del Quartiere Colli.

I lavori di ristrutturazione, terminati nel 1981, hanno ritrovato i pochi elementi originali e recuperato il perimetro murario della vecchia chiesa medievale, ricavando gli spazi necessari alla nuova destinazione pubblica.

La ricostruzione interna, costituita da una struttura in cemento armato indipendente dalla struttura preesistente e accostata alla faccia interna dei muri della vecchia chiesa, presenta grandi pilastri circolari che reggono i soppalchi e ballatoi intermedi, necessari alle nuove funzioni acquisite dall’edificio stesso. Il complesso risulta costituito da un unico fabbricato sviluppato su più piani collegati tra loro dalla presenza di un vano scala interno.

Nel 1993 il Centro/Biblioteca Amílcar Cabral vi si trasferisce lasciando la sede precedente, il Baraccano - centro civico del Quartiere Galvani, che occupava dall'inizio delle sue attività.

All’interno del complesso, distribuiti su quattro livelli vi sono gli scaffali con il patrimonio della biblioteca, le sale studio/attività e gli uffici. Al piano terra sono presenti due sale per incontri ed eventi, il  Portico vetrato e la Sala Casa dell’Angelo di competenza del Quartiere Santo Stefano.


APPROFONDIMENTI

  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 95
  • Carlo Salomoni Lo spazio del cittadino. L'esperienza dei centri civici a Bologna, Marsilio, 1983
  • Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Leggende e curiosità. Seconda serie, Bologna, Tamari, 1975, pp. 38-39
  • Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1972
  • Giancarlo Roversi, La compagnia e la chiesa di S. Maria degli Angeli nella via di Truffailmondo, in: "Strenna storica bolognese", 1962, pp. 267-298